profughi - give peace a chance

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israel - give peace a chance

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Jerusalem/Al Quds - give peace a chance

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guns & moses

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10-13/08 - viaggi istruttivi

10/08 - PRIMO VIAGGIO ISTRUTTIVO
In macchina da Ibillin a Gerusalemme, con il mio ospite Mohammed alla guida e Omar, anche lui avvocato, comunista, formatosi in URSS, intellettuale vecchio stile, noto per i suoi articoli sul quotidiano comunista israeliano

Riporto brani di conversazione e delle loro risposte alle mie domande.

``Quella e` Nazareth, dove e` nato Cristo. E` una citta` araba, ancora oggi. Vedi la collina accanto, con quei palazzi nuovi? Quella collina era formata da terre di proprieta` degli arabi di Nazareth. Sono state tutte espropriate dagli ebrei per costruire una citta` nuova ebraica, accanto a quella araba``

``Non si faranno mai due stati perche` Isreaele non lo consentira`. Guarda Lieberman, il ministro degli esteri, della destra religiosa: ha detto ieri che gli arabi dovrebbero andarsene, in un modo o nell`altro, da Israele, che questa e` la terra degli ebrei. E quelli come lui per `Israele` intendono TUTTA la Palestina.
Con quali strumenti legali possono farlo? Per loro l`unico contratto che vale su questa terra e` la Bibbia, che assegna la Palestina agli ebrei.``
[Confermo questa notiza, letta su Haaretz.]

``Quali sono i problemi della questione dei due stati? Gerusalemme, che gli ebrei vogliono solo per loro e non accettano che sia anche capitale della Palestina; il rientro dei 4.500.000 di profughi cacciati da Israele nelle varie guerre a partire dal `48; lo smantellamento delle colonie in Cisgiordania e Gaza.
Le colonie sono 432 solo in Cisgiordania, con 800.000 abitanti.``

``Per noi la soluzione dei due stati e` un compromesso, una forzatura. Divide gli arabi forzatamente. Noi siamo israeliani, non cambieremmo mai paese, neanche per andare nel futuro stato della Palestina. Siamo nati in queste citta`. Qui vogliamo restare, e cambiare le cose politicamente. ISraele e` una democrazia. Gli arabi sono il 20%. Possiamo fare molto, anche se c`e` molta discriminazione interna. E te lo dico da avvocato. Le leggi ci sono e sono giuste. Ma spesso non vengono applicate correttamente... si chiude un occhio.
Noi siamo di tradiuzione laica, marxista: per noi la soluzione ideale -ma e` irrealistica- sarebbe un unico stato palestinese, senza principi religiosi nella costituzione ne` simboli religiosi nella bandiera. Dove convivano arabi ed ebrei, nel rispetto di tutte le comunita` religiose, con alternanza di governi democratici, laici.
Invece cosi` avremo: uno stato a base religiosa (ebraica) e multietnico -Israele-, e uno stato a base etnica (araba) e multireligioso - la Palestina. Un bel casino, no?``

``Abu Mazen? Un figlio di puttana. Lui ha ucciso Arafat per prendere il suo posto. Insieme a Sharon, alla Cia e al Mossad. Volevano fare fuori Arafat. lo hanno avvelenato. Solo adesso stanno aprendo un`inchiesta, perche` qualcuno ha tirato fuori l`ultimo fiario di Arafat dove scriveva proiprio questo: che lo avevano avvertito che Abu Mazen ecc. volevano ammazzarlo. Dopo pochi giorni e` andato in coma e poi, nessuno ha mai saputo come, e` morto!``

``I governi arabi sono tutti corrotti. I Giordani e gli Egiziani dicono che noi arabi rimasti in Israele siamo dei traditori della causa Palestinese. Invece noi siamo rimasti a difendere la nostra cultura nella nostra terra. A volte e` una lotta cuotidiana, fatta con la cultura, l`impegno, ma e` il solo modo di affermare i nostri diritti, la nostra cultura. Non cambierei mai la democrazia di Israele, che e` il mio paese, ove sono nato, con la dittatura di un governo arabo. Un leader arabo che mi piace? Nessuno! Anzi: Nasser. Ma e` morto.``

``Gli arabi sono ospitali. Puoi andare in giro in tutti i villaggi e le citta` arabe di Israele e della Palestina, e ti cercheranno di aiutare anche se non parlano la tua lingua, ti offriranno il caffe`, acqua, da mangiare. Ti chiederanno da dove vieni, ti accompagneranno se hai bisogno. Gli arabio sono curiosi, sono aperti. Non cosi` gli ebrei. Io ho tanti amici ebrei, lavoro con loro, non c`e` problema. Ma sono freddi, sono diffidenti. Hanno sempre paura. Guarda i kibbutzim come sono strutturati... come un ghetto! Si vogliono rinchiudere da soli, e il resto del mondo fuori! Anche il vicino di casa, il collega l`amico, se non e` della loro religione.``

``Quella citta` e` Gerico. Adesso guarda: questa e` una delle tre strade di accesso alla citta`. Guarda: i soldati israeliani hanno fatto una barriera di pietrre alta un metro per impedire il passaggio delle macchine da questa strada. Si, ci sono le altre due che sono dall`altra parte, verso il confine della Giordania. A parte la scomodita` per chi deve muoversi per lavoro, che ci mette 40 minuti in piu`, non ti sembra un chiaro invito ad andarsene anche da qui?``

``Quando c`e` stata l`Intifada, o la guerra a Gaza, o ci sono le rappresaglie, tutte queste... per noi arabi israeliani e` difficile, e` un conflitto interiore: da una parte solidariazziamo con i palestinesi che sono come noi; d`altra parte questo e` il nostro paese, anche se siamo contrari alla politica del governo. Allora magari facciamo delle proteste pacifiche, manifestazioni, scioperi, ma anche insieme a tanti ebrei israeliani, pacifisti, sono tanti, solidariazziamo insieme con i palestinesi.``

Mentre parliamo sfrecciamo lungo la valle del Giordano, verso Gerusalemme: lo spettacolo grandioso del deserto e dei monti della Giordania e` puntellato dalle continue apparizioni di due ben diverse forme di abitazione: a valle, gli accampamenti beduini, decine e decine, fatti di tende, lamiere, baracche, gruppi di cammelli, donne e uomini chinati a terra che cavano non si sa cosa da questa terra totalmente sabbiosam senza un filko d`erba; a monte, le `colonie`, che vanno di piccoli aggregati di abitazioni raffazzonate e rigorosamente recintate come prigioni di massima sicurezza a vere citta`-fortezze, con grattacieli impressionanti che sembranmo sorgere dal nulla di questo mistico deserto; queste ultime, abitaten anche da decine di migliaia di persone, sono circondate da alte mura di cemento, come castelli medievali. In generale le colonie sembrano fatte interamente di cemento grigio scuro, molto brutte, buttate li` come se avessero voluto farle in una notte, per mettere il mondo davanti al fatto compiuto al levarsi del sole. E piu` o meno e` cosi`: la politica del fatto compiuto e` sempre stata la principale strategia dei governi di Israele, a parte forse quelli di Rabin e Barak.
Attorno alle colonie sorgono improbabili boschetti, del tutto irrealistici in questo deserto: ed ecco che con un solo colpo d`occhio mi trovo a constatare la tragica questione idrica della Cisgiordania: le centinaia di colonie -stipate di armi a disposizione dei coloni per farsi giustizia privatamente (che essendo ultraortodossi godono, tra gli altri, del privilegio garantito dell`impunita`) intercettano a monte le gia` scarse sorgenti e le estinguono per irrigare il loro territorio, lasciando accampamenti beduini e citta` palestinesi a valle in una totgale siccita`. Inoltre, con la cancellazione degli affluenti, il Giordano e` ridotto a un rigagnolo e sta scomparendo... Pazienza, Cristo si battezzera` col fango; poi alla lunga, soltanto con la sabbia.



12/08 - SECONDO VIAGGIO ISTRUTTIVO
Da Haifa a Ibillin, in taxi con Yusef, ebreo, 55 anni

Brani dal suo monologo.

``Io sono ebreo, vedi, non ho problemi con gli arabi. Loro possono venire in Israele, se vogliono, tutti possono venire in Israele. Va bene, ho anche degli aici arabi. Il problema sono i Palestinesi. Sai, per noi Gerusalemme e` il centro del mondo. CApisci? Il centro del mondo. E` la nostra religione. Noi non possiamo rinunciare a Gerusalemme. E` la nostra capitale. Non possiamo dividerla. I Palestinesi non lo vogliono capire.
Vuoi sapere cosa penso io? Lo vuoi sapere? Penso che Israele deve prendere Gerusalemme. Con la forza con la pace, non lo so, ma deve prenderla. Gli arabi non ce la daranno mai.``

``Quando dico `uccidere gli arabi` intendo i PAlestinesi. Non gli arabi israeliani! No con loro non c`e` nessun problema.``

``Con gli arabi non si puo` fare la pace. Siamo in guerra da 3000 anni con gli arabi. Si, e` vero, con alcuni paesi arabi l`abbiamo fatta. L`Egitto. La Giordania. Ma con gli altri e` impossibile: la Siria, per esempio: rivogliono il Golan! Ma perche`, non capisco! Si era il loro fino alla guerra del `67. Ma era un deserto. Loro non ci fanno niente. Invece gli ebrei hanno fatto crescere gli alberi, hanno fatto un bel giardino, ci vanno i turisti. E loro lo rivogliono! Hai presente Hong Kong? Noi potremmo fare cosi`: comprarlo per 100 anni. Poi si vede. Prenderebbero tanti beiu soldi, i sirianio, sai? Noi potremmo dargli tanti bei soldi. Ma questa e` una mia idea, nond el governo. Pero` penso che anche il governo ci abbia pensato: perche` loro sono piu` intelligenti di me. Pero` anche io sono intelligente. Clever.``

``L`Iran. Perche` vuole distruggere Israele? Non capisco. Avete il vostro paese, e noi abbiamo il nostro. Vivete e lasciateci vivere. Cosa volete da noi. Sai cosa ti dico. Loro vogliono l`atomica. Si, anche noi ne abbiamno parecchie. Ma da noi, per far partire i missili ci vogliono molte mani che spingono il bottone nello stesso momento. Li` ne basta uno. Basta che Achmadinejad spinge il bottone e il missile parte.``

``Sai cosa ti dico? Se l`Iran lanciua il missile uccide 100.000 ebrei. Per noi sono tanti, perche` siamo un piccolo popolo. Allora noi lanciamo tanti missili che uccidiamo milioni di iraniani. Hai capito? Milioni!``

``Perche` sono tutti contro di noi? Dimmelo, perche` l`Europa e` sempre contro di noi. Lo vuoi sapere perche`? Te lo dico io. Perche` le televisioni fanno vedere i bambini e le donne morte per strada. Ma non fanno vedere che i terroristi si nascondono dietro le loro donne e i loro bambini e sparano ai nostri soldati. Allora cosa dovrebbero fare i nostri soldati? Sparare! Li uccidono tutti. Ma sono costretti, capisci? Sono i terroristi che li fanno morire. Ma il mondo e` sempre contro Israele. Ma noi siamo forti, siamo molto forti. Ci possiamo difendere da soli.``

``Israele e` il paese piu` bello del mondo. Io ne ho girati tanti, anche l`Italia. Ma Israele e` molto piu` bello. Se la gente non pensasse che e` pericoloso, i turisti verrebbero tutti qui. Ci sarebbero un sacco di soldi. Che non puoi immaginare. Eh, si: io amo Israele. Io sono un patriota.``

``Sai cosa mi piace dell`Italia? Che gesticolate! E sai qual e` la parola che mi piace di piu` in italiano: Vaffanculo!``

Yusef si produce in una serie di abbinamenti sbagliati tra vari tipo di `vaffanculo` e vari gesti pescati a casaccio nel suo repertorio. Ride. Molto.
Gli dico: sei bravo, sembri proprio italiano.

NOTA:
Mentre Yusef parla, mi torna in mente un`articolo che ho letto 3 giorni fa su Haaretz: il sindaco di una cittadina sul mare ha stanziato una somma di 1.000.000 di dollari per chi portera` le prove dell`esistenza della sirenza che e` stata avvistata da diversi turisti negli ultimi giorni...
Tra immedesimazione con bellicosi scenari biblici e visioni marine, forse in questo paese qualcuno ha smarrito completamente il senso della realta`...



13/08 - TERZO VIAGGIO ISTRUTTIVO
Da Ibillin a Haifa, in taxi con Assan, arabo, 52 anni.

Parla male l`inglese. Ma ci capiamo con un mix di lingue e molti gesti. Riporto in terza persona.

Assan ha 8 figli. Si, con una sola moglie. Loro non hanno piu` di una moglie. Una volta. Forse ancora in Africa, in Egitto... non sa. Ma i Palestinesi hanno una sola moglie.
Lavora ad Haifa, a Ibillin non c`e` lavoro per un tassita. Ad Haifa ebrei, musulmani e cristiani vivono in pace. Ad Haifa i suoi amici sono tutti ebrei. Nessun problema.
Tra le persone non ci sono problemi. I problemi sono i politici. Liberman [sempre quello] e` un grande fascista: vuole cacciare tutti gli arabi da Israeloe. Assan nonj capisce perche` puo` volere una cosa del genere. Lui ci e` nato. Suo padre, suo nonno. Le loro case, le loro proprieta`. Le sue 6 figlie e i 2 figli vivono li`, lavorano li`, 3 hanno gia` una famiglia...
Entrando ad Haifa mi indica le case in puro stile arabo. Mi dice che quelle erano tutte case di arabi, fino al `48. Poi sono arrivati tantissimi ebrei, dalla Polonia, dalla Russia, dalla Germania, e il loro esercito ha cacciato via i legittimi proprietari. Via via: in Siria, in Giordania, il Libano. Per Assan questo e` il problema originario. Perche` uno deve cacciare un altro dalla sua casa?
Mi racconta della guerra con il Libano nel 2006. Haifa e` a 50 km dal Libano. Mi racconta dei missili libanesi che per un mese hanno colpito la citta`. Il racconto e` uguale a quello che mi ha fatto Morad, la mia prima sera in Israele (vedi primo post). Dice che i libanesi sparavano i razzi per sconfiggere Israele; ma sono morti ebrei e musulmanio e cristiani indifferentemente, sotto quei missili. La gente non vuole mai la guerra. Secondo Assan la gente vuole la pace e vive in pace. Sono i politici che vogliono la guerra. E la gente ci rimette sempre. Di qualunque religione. Non si preoccupano neanche di guardare chi e` morto, alla fine.

NOTA:
Assan e` un uomo semplice, non colto, molto umile. Ama l`Italia per via del calcio: e` milanista. E` emotivo e curioso: con questo assurdo mix di lingue e gesti si sforza di farsi capire. Alla fine si scusa di nnon parlare inglese, si vergogna. Ma gli piace parlare con le persone, si giustifica.
Assan e` tanto umile quanto Yusef arrogante, possibilista quanto Yusef intollerante, ingenuo quanto Yusef e` sagace, dolce quanto Yusef e` rude.
E costa 40 NIS invec di 150.
SE VI CAPITA DI TROVARVI AD HAIFA E AVERE BISOGNO DI UN TAXI, VI CONSIGLIO ASSAN.



13/08 - QUARTO BREVE VIAGGIO ISTRUTTIVO
Di nuovo a Gerusalemme, in autobus verso la citta` vecchia.
Sento qualcuno che impreca e colpisce il mio zaino. Un vecchio canuto, curvo, secco e sdentato sta sacramentando infastidito dall`ingombro del mio bagaglio.Dopo essermi scusato umilmente, le vicende della vita mi portano a sedermi proprio davanti a lui, per non soccombere agli scossoni della folle corsa del folle autobus nel folle traffico di questa folle e santa citta`.
Il suo improvviso sorriso si spalanca su una assoluta penuria dentaria. E attacca un discorso in una lingua dove emergono ben poche parole in inglese, per di piu` impastate dalla condizione della sua cavita` orale.

Rioporto le poche frasi di cui ho colto il senso.

``Sono ebreo Iraniano... Venuto qui quando e` arrivato Komeimi. Achmadinejad e` pazzo. Tu sei ebreo? Sei cristiano? Va bene lo stesso cristiano. Gli ebrei sono buoni, i cristiani sono buoni. I musulmani: terroristi. Sei sposato? No? Male. Sposati.``

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