profughi - give peace a chance

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israel - give peace a chance

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Jerusalem/Al Quds - give peace a chance

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guns & moses

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30/08 - Pasolini a At-Tuwani

A Tuwani ci arrivo cambiando 5 pulmini-taxi. E` un villaggio nell`estremo sud dei territori palestinesi: 300 abitanti, molti bambini, unica forma di sostentamento la pastorizia.
Arrivando penso che se Pasolini, durante il suo sopralluogo in Palestina fosse arrivato in questi posti desertici e dimenticati avrebbe girato qui il Vangelo. C`e` effettivamente anche una certa somiglianza con MAtera dove il Vangelo e` stato poi girato. Le abitazioni sono un misto di costruzioni in pietra, buchi nelle rocce, recinti di legno, e recentemente l`aggiunta di strutture in cemento fatte in casa da uomini e bambini di tutte le eta`.
Non c`e` acqua corrente: c`e` un pozzo aperto su una falda acquifera. Regoplarmente viene anche un`autocisterna dell`ACF (aziona contro la fame, della Comunita` Europea) che riempie le cisterne delle singole abitazioni, assicurtando un po` d`acqua per qualche giorno. Non c`e` collegamento alla rete elettrica. L`energia viene prodotta in paese con un genaratore a banzina, e distribuita in tutte le case per 4 ore al giorno, di sera. Allora vanno le lavatrici e l`unico grande frigo nell`unico piccolo negozio del paese viene mandato a tutta birra per avere qualche ora di fresco in cui tutti mettono gli eventuali avanzi di cibo.
Sulla collina accanto a dove sorgono le 20 case di Tuwani, a circa 200 metri, c`e` una bella colonia, abbastanza nuova, ordinata e rileccata come un villaggio di bassa montagna. Accanto alla colonia c`e` un grazioso boschetto, un rioseto, un frutteto, tutti creati artificialmente pompando a ritmi forzati l`acqua fuori dalla falda acquifera, con il risulatato che ora e` praticamente prosciugata. Se non piove entro un mese la gente di Tuwani se la passera` male. D`altra parte, secondo gli accordi di Oslo (1993) i palestinesi non possono scavare possi piu` in profondita` di 27 metri, neanche nel "loro" territorio. Qui siamo nel "loro" territorio, quello che dovrebbe diventare a tutti gli effetti Stato Palestinese. Pero`, anche questa terra, come la maggior parte, e` considerata "zona C", cioe` sotto completo controllo militare, civile e soprattutto urbanistico e edile di Israele. E` questo lo Stato che ormai anche la destra israeliana e` disposta a concedere sotto le pressioni di Obama: uno Stato controllato in tutti gli aspetti della vita dei suoi cittadini da un altro stato. Poi qualcuno ricorda Arafat come "l`uomo che non volle la pace", quando si rifiuto` all`ultimo di fiurmare gli accordi coni Barak...
Ma torniamo a noi... niente acqua, insomma. Ne facciamo le spese io e i miei ospiti quando non posso tirare l`acqua dopo avere fatto la cacca. L`acqua della cisterna e` finita stamattina e non si sa quando tornera` l`autocisterna. Con un po` di fortuna stasera o domani.
Per quello che riguarda la corrente elettrica, Tony Blair, inviato speciale del Quartetto in Palestina, e` stato qui qualche mese fa e ha detto che Tuwani ha il diritto di prosperare e svilupparsi, o almeno superare la soglia della miseria. Il che era un invito al governo israeliano a non impedire la costruzione di infrastrutture.
Pochi giorni dopo l`Autorita` Palestinese ha iniziato a piantare i piloni per collegare il paese alla rete lettrica "nazionale". Al quinto o sesto pilone piantato sono arrivati i bildozzer israeliani con un ordine di demolizione. C`e` poco da fare, decidono loro, e niente li vincola a fornire spiegazioni. Quindi e` tutto fermo.
La visione dall`alto della collina e` istruttiva: immaginate: si vede il paese con le frotte di bambini muccicosi e polverosi che scorrazza tra case e pecore e detriti; piu` in la` la colonia infiocchettata e il boschetto. Sotto, a scendere, la stradina scassata dei palestinesi con i piloni interrotti. La stradina incrocia la grande strada "by pass road" che collega le colonie tra loro e al territorio dello Stato di Israele. Le by pass road sono precluse alla circolazione di automobili non immatricolate in Israele... cioe` ai Palestinesi! Le by pass road formano una fittissima rete che spezzetta tutto l`1ipotetico Stato Palestinese isolandone le aree e rendendo impossibile il movimento libero delle persone. Questa strada e` ben dotata di lampioni collegati alla rete eletrtica israeliana; e su ogni lampione di sono due bandierine israeliane. Questo e` il nascente Stato Palestinese, signori!
Ma lasciatemi andare avanti, non e` qui che volevo arrivare.
La fiorente colonia, come tutte le colonie, e` considerata illegale dalla comunita` internaizonale (secondo il diritto internaizonale) ma sono riconosciute, sostenute, incentivate e difese dallo Stato di Israele. Accanto alla colonia, dentro il boschetto, e` nato da qualche anno un avamposto. L`"avamposto e` un`estensione della colonia talmente illegale da essere considerato illegale anche da Israele. Esiste un ordine di demolizione delle costruizioni dei coloni che non e` mai stato preso in considerazione da nessuno. L`avamposto e` praticamente confinante con le case piu` esterne del villaggio di Tuwani. E tra la colonia e l`avamposto passa una stradina sterrata che collega Tuwani a un altro villaggio ancora piu` piccolo, Tuba.
A Tuwani c`e` la scuola (anche su questa pende un ordine di demolizione, perche` Israele non ha mai accordato il permesso per la costruzione di un scuola: loro l`hanno costruita lo stesso ed e` ancora in piedi; non lo stesso per la moschea, che invece e` stata demolita; poi ancora abusivamente, ricostruita... ma di questo passo aprendo parentesi su ogni cosa che merita di essere raccontata non arrivero` mai al nucleo del mio discorso!)
Insomma: i 15-20 bambini di Tuba vanno a scuola a Tuwani, ok?
I coloni e gli abitanti dell`avamposto nel 2002 hanno iniziato a insultare, aggredire e pestare questi bambini tra i 6 e i 10 anni, ok?
Gli abitanti dfi Tuba e di Tuwani hanno scelto attivamente una strategia non violenta: niente pietre, niente intifada: legge, diritto, osservatori internaizonali. Anche perche` a quanto pare questi coloni sono della specie peggiore: i nazionalisti religiosi, assai piu` iuncattiviti dei pur temibili ultraortodossi, che delirano 24 ore su 24 sul revival contemporaneo della Torah ma non riconoscono lo Stato di Israele.
Insomma, dopo queste aggressioni a Tuwani ci sono due associaizoni di osservatori internaizonali: una italiana, Operazione Colomba, e una americana, Cristian Peacemaker Team. Questa decina di persone va tutto il giorno in giro a scortare i bambini e i pastori armati di telecamere, e appena si intreavedono i coloni cominciano a registrare tutto. Su you tube ci sono un po` di video.
Nel 2004 pero` e` accaduto che i coloni aggredissero questo gruppo di persone e ferissero abbastanza gravemente un americano che stava riprendendo. Allora lo scandalo e` arrivato alla Knesset (parlamento israleiano) che ha deciso che questi coloni esuberanti effettivamente vanno tenuti un po` a freno. Quindi da 5 anni i bambini di Tuba vengono scortati quotidianamente da due soldati israeliani su una geep da casa a scuola. I soldati israeliani difendono i bambini palestinesi dai coloni israeliani. Ma intanto l`avamposto e` sempre li`, e nessu israeliano e` stato inquisito per violenze, percosse, minacce e intimidazioni. Poi il pomeriggio, capita che quei bambini vedano gli stessi soldati che li hanno gelntilmente scortati la mattina irrompere in casa propria e percuotere e minacciare il padre e il fratello, intimandogli di non portare le pecore a pascolare in un terreno visibile dalla colonia, perche` questa e` una provocazione che fa "innervosire" i coloni. Anche se quella e` terra di proprieta` del pastore? Anche se quella e` terra di proprieta` del pastore.
Che volete che vi dica?
in cima alla collina sassosa c`e` un albero secolare e io Davide e Corrado di Operazione Colomba ci sediamo a meditare. Si osserva un paesaggio merravigliosoe mmiracoloso da qui. Il vento spazza la polvere e passa tra le fronde e sulla pelle.
Come loro usanza quotidiana, condividiamo una lettura e una riflessione su una pagina del Vangelo.

1 commento:

  1. Carlo,

    oggi ho saputo del tuo viaggio e del tuo blog.

    Mi è subito venuto in mente il film di Pasolini sulla Palestina proiettato al Festival oltrarno di 2 anni fa, se non mi sbaglio, ma mi hanno subito detto: è un'altra cosa.

    Ho letto i tuoi post di seguito e non so se mi hai fatto più commuovere o rabbrividire.
    Conoscevo le storie di cui parli, gli acidi di Hebron e la settimanale battaglia di Bil'in, ma leggerle raccontate da te, con l'inteligenza e la sensibilità che ho già conosciuto, le ha in un certo qual modo rese diverse, più vive, senza i diaframmi dei media più o meno tradizionali da cui le avevo apprese.
    Ho pensato, bastasse la rabbia che le ingiustizie cui siamo quotidianamente spettatori ......
    Credo che tu sia stato coraggioso e fortunato e credo anche che dopo questa esperienza la tua vita sia cambiata, in meglio.

    Massimo

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